Quando si dice l’onestà intellettuale, l’obiettività, l’esser super partes non come “figura retorica”—se ci si passa l’espressione—e tanto per far bella figura, bensì come Weltanschauung. L’ammirazione è tanta, devo ammetterlo, e faccio fatica a contenerla, a dissimularla quel minimo, come si converrebbe in una discussione pacata ed equilibrata, così come occorrerebbe contenere il sentimento opposto: l’aperto disprezzo, la violenta disapprovazione. Ma che vogliamo farci, lo stupore è tanto, trabocca da ogni lato e lo devo manifestare.
A chi è diretto questo (esagerato) elogio, da cosa e da chi è stato motivato? Ebbene, basta ciccare un titoletto di giornale (online) per scoprirlo: Suppletive di Londra, crollano i laburisti, vince chi si è opposto alla guerra. E per capire che L’Unità di Furio Colombo non è un semplice quotidiano di partito, uno come gli altri, dal momento che si può sfidare chiunque a capire al volo, leggendolo, che il partito in questione è quello dei ds. No, appunto, non si tratta di un qualsiasi quotidiano di partito. E’ molto di più (o di meno, a seconda dei punti di vista).
Insomma, basta un clic per rendersi conto di cosa significhi, in concreto, il terzismo che ieri Il Riformista portava sugli scudi (vedi il mio post precedente), capitalizzando giustamente la vulgata che Paolo Mieli, suprema autorità in materia, ha messo a disposizione di noi tutti onde renderci finalmente edotti sul significato di quellaa magica paroletta.
Basta un clic per nobilitarsi. Il Labour ha perso una consultazione elettorale di secondo piano (e di cui si sono accorti praticamente solo Colombo e i suoi intimi)? Benissimo, mettiamolo in prima pagina! E facciamo vedere a tutti che la politica non è saltare di qua e di là con il pugnale tra i denti. E diamo un colpo mortale alla faziosità. Grazie per esistere, Furio Colombo!
[Il presente post è stato pubblicato per la prima volta presso windrosehotel.ilcannocchiale.it il 19 settembre 2003]
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