Ottimamente diretto da Alberto Negrin e interpretato forse ancor mrglio da Pierfrancesco Favino (Bartali) e Nicole Grimaudo (la moglie del campione, Adriana), il film, una coproduzione Rai Fiction/Palomar Endemol, si è avvalso come se non bastasse delle musiche originali di Ennio Morricone.
Anche le dichiazioni del protagonista (che sottoscrivo) sono degne di nota—e testimoniano, quanto meno, la propensione dell’attore a “entrare” nel personaggio:
"Parlare di Bartali, che è una faccia che hai dentro e non sai perchè, significa parlare dell'Italia. Se uno dovesse scegliere dieci facce per rappresentare il nostro Paese Bartali ci sarebbe di sicuro. È un uomo che ha veicolato i valori che tutti abbiamo dentro: il lavoro, la famiglia, la fede. Queste sono le nostre radici e Bartali è il rappresentante meno bigotto di questa realtà e del passaggio dall'Italia rurale a quella industriale. Bartali fa capire che cosa è stata l'Italia, da dove veniamo".
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