Personalmente, non ho alcuna intenzione di “prendere posizione,” anche perché, come ho già avuto modo di dire una volta, applicare schemi americani all’Italia è fuorviante. Tuttavia, vorrei spezzare una lancia per gli “sconfitti” (con o senza virgolette), sì, proprio oggi che sembrano essere caduti in disgrazia. E lo faccio non con ragionamenti originali ma con un paio di citazioni. Del resto, come qualcuno, qualche volta, ha osservato, nulla di ciò che si dice, si scrive e si argomenta è mai qualcosa di veramente «nuovo». Non solo, direi che la citazione va intesa sub specie aeternitatis—il che spiega, tra l’altro, il titolo del post, che non è soltanto un omaggio ad un magnifico film del tempo che fu …
L’esperimento americano non potrà sopravvivere in una situazione nella quale le sue élite culturali ostentano ciò che in molti tra i neoconservatori chiamano il “nichilismo ludico”, una sorta di calcolata indifferenza morale mista ad un profondo cinismo politico che si sposa ad un deliberato edonismo che consuma tutta l’esistenza umana nell’esperienza terrena. In gioco, ritengono i neoconservatori, ci sarebbe niente meno che la stessa legittimazione morale dell’ordinamento costituzionale americano e, in modo inquietante, I. Kristol, in un articolo del 1995 apparso su «The Public Interest», paventava persino l’inevitabilità di una reazione a tale nichilismo ludico ed edonismo cinico che sarebbe culminata in qualche forma di “aggressivo risveglio religioso”.
[Flavio Felice, Neocon e teocon, p. 109]I Padri fondatori della Nazione americana e gli estensori della Costituzione degli Stati Unti non hanno inteso dar vita ad un esperimento di “nuda piazza pubblica”, nella quale i temi relativi alla rilevanza politica dei principi morali e religiosi fossero espulsi dalla vita pubblica. La Corte Suprema dovrebbe riconoscere che il Primo Emendamento fu pensato per creare le condizioni giuridiche e morali per il libero esercizio della religione—altrimenti il “no establishment” significherebbe la fine del libero esercizio della religione.
[George Weigel, Prefazione a Neocon e teocon, p. VIII]