«Il Presidente della Repubblica non è l’evanescente personaggio, il motivo di pura decorazione, il maestro di cerimonie che si volle vedere in altre Costituzioni […] egli rappresenta e impersona l’unità e la continuità nazionale, la forza permanente dello Stato al di sopra delle mutevoli maggioranze. È il grande consigliere, il magistrato di persuasione e di influenza, il coordinatore di attività, il capo spirituale, più ancora che temporale, della Repubblica».
[Meuccio Ruini, presidente della Commissione dei 75, nella relazione all’Assemblea costituente presentata il 6 febbraio 1947.
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Temo che l'attuale inqulino dle Quirinale non ricordi chiaramente quel passaggio. O preferisca farlo soltanto quando si parla di morti bianche
ReplyDeleteA volte un cambio di casa apparentemente vantaggioso si può trasformare in una specie di incubo ...
ReplyDeleteUn comunista rimane tale anche se lo si lava con la varechina. Con questo ho detto tutto... jetset, Libere Risonanze
ReplyDeleteC'è ben poco da aspettarsi dal portaborse di Togliatti....
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