Nel maggio dello scorso anno, ad esempio, Tenzin Gyatso rilasciò al quotidiano britannico Daily Telegraph un’intervista che fece scalpore, nella quale precisava la sua posizione riguardo a temi di morale oggi particolarmente caldi come i rapporti di coppia, l’aborto, il rispetto per la vita, la concezione generale dell’esistenza. In quell’occasione il Dalai Lama difese il matrimonio tra uomo e donna e la procreazione come una relazione che consente lo sviluppo armonico della persona, prese le distanze dalle unioni omosessuali e quanto all’aborto si limitò ad esprimere compassione per le donne che ricorrono a tale 'soluzione'. Così, su questo giornale, uno scrittore di ispirazione buddhista, commentò tale esternazione: «È stata, la sua, una puntualizzazione importante, che è servita a riequilibrare una visione del buddhismo un po’ new age che, complici a volte anche i maestri, viene diffusa adeguandosi alle richieste di vie facili alla spiritualità che provengono da un Occidente ripiegato sul pensiero debole».
L'intervista al Telegraph, per chi avesse voglia di verificare, è qui.
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