«Il Presidente della Repubblica non è l’evanescente personaggio, il motivo di pura decorazione, il maestro di cerimonie che si volle vedere in altre Costituzioni […] egli rappresenta e impersona l’unità e la continuità nazionale, la forza permanente dello Stato al di sopra delle mutevoli maggioranze. È il grande consigliere, il magistrato di persuasione e di influenza, il coordinatore di attività, il capo spirituale, più ancora che temporale, della Repubblica».
[Meuccio Ruini, presidente della Commissione dei 75, nella relazione all’Assemblea costituente presentata il 6 febbraio 1947.
Leggi il resto dell'articolo.]