Come da un paio d’anni a questa parte, più o meno in questo periodo, il blog entra in una fase vacanziera, un tempo nel quale ci possono essere pause più o meno prolungate. Del resto è qualche giorno che è già così, anche se mi è mancato il tempo—e forse pure l’estro—di annunciarlo con questa comunicazione di servizio.
E’ presumibile che anche i post risentano di questo clima, soprattutto per quanto riguarda gli argomenti. Ma molto dipende da quel che passerà (o non passerà) il convento politichese, che d’estate a volte riserva qualche “sorpresa” (le virgolette non sono affatto pleonastiche) e ti richiama alla malinconica realtà dei suoi eterni balletti e alle più svariate tipologie di performing arts che conosciamo a memoria, tanto che quasi possiamo prevedere con incredibile precisione, se non ciò che accadrà, come quel che ci capiterà avrà il cattivo gusto di manifestarsi …
Per quanto potrò, comunque, io farò finta di niente, e cercherò di occuparmi d’altro, cioè di quegli argomenti che di solito, per quanto obtorto collo, sono costretto a trascurare. Non per niente, questa altro non è che la Summer Edition di un blog, ahinoi, solitamente troppo serioso. A presto.