Sbalordito per la partigianeria della trasmissione, accuratamente costruita per vedere le buone ragioni dei palestinesi e ignorare quelle degli israeliani. Sbalordito per il pochissimo spazio concesso al ragionamento e l’enorme spazio lasciato alle viscere. Sbalordito per la strumentalizzazione del genuino e umanissimo dolore di due ragazze, una palestinese e una israeliana, cinicamente buttate nell’arena come fanno gli organizzatori di combattimenti fra galli. Sbalordito per l’incapacità di Santoro di ascoltare una critica (a mio parere giustissima, ma comunque cortese e civile) all’impostazione della sua trasmissione. Sbalordito per la violenza con cui il conduttore, abusando del suo potere, ha più volte coperto la voce di chi esprimeva, o meglio tentava di esprimere, opinioni non conformi (Lucia Annunziata, prima; Tobia Zevi verso la fine della trasmissione). Sbalordito per le parole sprezzanti con cui Santoro ha risposto alle argomentazioni di Lucia Annunziata, accusata di ripetere «le solite scemenze» su Annozero, e addirittura di voler acquisire meriti presso qualche potente (presso chi? che cos’è questo modo obliquo di alludere?).
Che altro dire? Bah, niente, niente di niente, nel merito, è perfetto così. Ora mi auguro soltanto una cosa: che Berlusconi e gli altri della maggioranza non trasformino un’altra volta l’ignobile personaggio in un martire. Lo lascino stare, semplicemente. La sua punizione è esistere, la nostra soddisfazione ignorarlo. Che importa se il conto lo paga il cittadino contribuente? Con tutti gli sprechi di questo Paese, non meno scandalosi, non meno vergognosi, questo non ci farà andare in rovina (non più degli altri, cioè). Consideriamo la questione-Santoro alla stregua di uno dei tanti Enti Inutili, che sono lì da 50 anni e tutti lo sanno, e noi continuiamo a pagare, pagare ... Qualsiasi cosa, ma niente martiri: gliela darebbero vinta un’altra volta, e questo proprio non possiamo permettercelo.